Tabula Peutingeriana – Single display of hits

Mediolanvm (Mediolanum)

Milan/Milano/Mailand

Italy

Toponym with Symbol

3A2 / 3B2

black

A Twin Towers

Mediolano (98,3; 98,6; 278,2; 339,7; 344,3; 346,10; 350,4; 356,1; 387,5; 559,12), Mediolanum (123,9; 549,5; 558,1), Mediolanum civitas (127,9; 557,10; 617,5), Mediolanium (277,4; 612,10; 617,6)

Mediolan(i)um [1] das heutige Milano

Mediolanum [1] - https://elexikon.ch/RE/XV,1_93.png

Mediolan(i)um (39 E3)

Mediolanum (TIR L 32, 91)

Mediolanum

Mediolanum (A,I,6)

Mediolanum (p. 67.13)

Μεδιολάνιον (3,1,33)

Mediolanum (3,124)

Μεδιολάνιον (5,1,6)

Late Hellenism (after 200 BC)

Erste literarische Erwähnung bei Polybios.

Plin 3,124:
Insubres Mediolanum condidere

Miller, Itineraria, Sp. 202f.:
Mediolanum, it. – civitas – (It, Hi, Ra), Mediolanium (St, Pt), zwischen Ticinus und Addua am Fluß Olonna, frühgegründete Hauptstadt der Insubrer, später stark befestigtes municipium (Tac, Iss), später col. Aelia Augusta Felix (3 Iss), eine der bedeutendsten und größten Städte, Sitz der Künste und Wissenschaftem (Pl, Aus de clar. urb.), oft Aufenthalt der späteren Kaiser (Eutr), Hauptmünzstätte (Aus), später Residenz der ostgotischen Könige (Procop); j. Milano oder Mailand (cf. Puricelli 1819 und Amati 1822). Die Bedeutung der Stadt für den Verkehr ergibt sich aus dem Bestehen von Innungen der jumentarii (des Verceller Tores, des Jupitertores etc). Iss: CIL V 5762 bis 6343 b. 8921-8926. Suppl. I 852. 854 cum add. 1293. 855. 856 cum add. 1294; 1077 129. 1292. 1295 bis 1297. Antike Säulenhalle mit 16 korinthischen Säulen, sonst wenige alte Monumente erhalten.

Datierung (Barrington):
Mediolan(i)um – Classical/Hellenistic/Roman/Late Antique (Storia di Milano; Milano capitale; Milano in età imperiale)

DNP:
Mediolan(i)um
(Μεδιολάν[ι]ον).
[1] das h. Milano
Das h. Milano. Anf. des 4. Jh.v.Chr. Gründung durch Insubres (Liv. 5,34,9) an der Mündung mehrerer Alpentäler in der Ebene des Padus/Po (Pol. 2,34,10); 222 v.Chr. Eroberung durch Cn. Scipio; später wichtigste Stadt des Gebiets (Pol. 2,34,15). Nach einem Aufstand im zweiten Punischen Krieg kam M. 194 v.Chr. unter röm. Herrschaft. 89 v.Chr. erhielt M. das latinische Recht, 49 v.Chr. das röm. Bürgerrecht. Seit augusteischer Zeit war die Stadt wichtiger Verkehrsknotenpunkt, aber auch als Bildungszentrum bedeutsam (Plin. epist. 4,13,3). Tac. hist. 1,70,1 rechnet M. zu den stark befestigten municipia der Region. Später colonia (inschr. Beleg: CIL V 634). Während der Tetrarchie des Diocletianus avancierte M. als Münzstätte und aufgrund seiner günstigen strategischen Lage zur zeitweiligen Kaiserresidenz. 313 vereinbarten Constantinus [1] d.Gr. und Licinius [II 4] in M. die Duldung des Christentums und aller übrigen Religionen (Lact. mort. pers. 48,2ff.; “Mailänder Toleranzedikt”, Christentum). Auch das Wirken des Bischofs Ambrosius (374-397) dokumentiert die kirchenpolit. Bed. der Stadt, die Ausonius an siebter Stelle seines ordo urbium nobilium nennt und deren bauliche Ausstattung er rühmt. 402 wurde die Residenz nach Ravenna verlegt; 452 eroberten die Hunnen M. Danach erlebte M. nochmals eine kurze Blüte, bevor es in der Gotenzeit vollkommen zerstört wurde (Prok. BG 2,21,1ff). Ant. Überreste: Stadtmauer, Circus, Horreum, Mausoleum, Theater, Amphitheater, Badeanlage, verschiedene Basiliken.
Heucke, Clemens (München)

Strab 5,1,6:
Mediolanum als Hauptort der Insubrer.

RE:
Mediolanum [1]
https://elexikon.ch/RE/XV,1_93.png

TIR
Mediolanum (Milano) R. XI (It.) Milano VII f
Polyb. II 34,10; Liv. V 34, XXXIV 46; Strabo V 213; Plin. III 124; Plin. Epist. IV 13; Plut. Marc. 7; Tac. Hist. 1 70; Suet. Aug. 20; Iustin XX 5,8; Amm. Marc. XIV 10, 16; XV 9,2 Eutrop. IX 27; Claud., Nupt. Hon. Aug. 182; Sid. Apoll., Ep. VII 17,20; Serv., ad Aen. VII 678; CIL V 5762 ss.; Pais 852 ss., 1293 ss., 2293 ss. Fondata dai Galli Insubri nel IV sec. a. C., romana dal 196 a. C. Municipio (tr. Ufentina), Colonia Aelia (Aurelia, Antoniana), residenza imperiale nel III sec. d. C. Colonnato di S. Lorenzo (tempio?), resti del circo, del teatro, delle mura (torre poligonale) di Massimiano, delle terme. Localizzati: anfiteatro, via porticata, terme.
Nissen II 180ss.; RE XV 91 ss. (H. Philipp); E. Seletti, Marmi scritti del Museo Arch., Milano 1901; NS 1908, 308 ss.; 1911 112; De Marchi, Antiche epigrafi di Milano 1917; Lombardia romana I (1938); Storia di Milano I (1953); Quaderni Studi Romani IV (1955), 31 ss.; Enc Univ Arte VII (1958), 69 ss.; Ramperti, Vecchia Milano 1959; Enc Arte s.v. Milano (M. Mirabella Roberti).

Zur Distanzangabe:
Im Itinerarium Burdigalense (ed. Cuntz) wird der Ort als civitas Mediolanum (It. Burd. 617,5) aufgeführt. Die Distanz zur vorherigen civitas Laude beträgt XIV Meilen. Mediolanum ist der Zielort des Reisenden von Bordeaux durch Italien.


Mediolanum
Levi, Itineraria, S. 80
Sull`organizzazione di cui poteva fruire il viaggiatore, a quei tempi, non possiamo certo dire che ci manchino informazioni e fonti d`ogni genere. Ci e noto come egli potesse contare su persone che provvedevano a cambiare i suoi cavalli od a fornirgli animali da tiro in luoghi che, se vicini ad un centro abitato, erano per lo più situati in prossimità delle porte della città. Di questo fatto non ci mancano evidenze con riferimento specialmente a centri come Roma, Milano, Forum Sempronii, Cales, ed anche Ostia (47: L. FRIEDLÄNDER, Darstellungen aus der Sittengeschichte Roms in der Zeit von Augustus bis zum Ausgang der Antonine, Leipzig, 1922, vol. I, p. 332 sg., cfr. H. G. PFLAUM, Essai sur le cursus publicus sous le haut empire romain, in Mem. Acad. lnscr. Bel/es Lettres, XIV, 1940, p. 240.). Inoltre, sono giunte fino a noi svariate testimonianze su personaggi, cui era dato di avvalersi di facilitazioni di viaggio che venivano loro offerte, non appena fuori della cinta di mura di un centro abitato, da quella che era ai loro tempi l`organizzazione ufficiale addetta ai trasporti (48).
Über die Organisation, die Reisenden damals zur Verfügung stand, können wir sicherlich nicht sagen, dass uns Informationen und Quellen aller Art fehlen. Wir wissen, dass er sich auf Personen verlassen konnte, die seine Pferde austauschten oder ihm Zugtiere an Orten zur Verfügung stellten, die, wenn sie in der Nähe einer Ortschaft lagen, meist in der Nähe der Stadttore zu finden waren. Dafür gibt es zahlreiche Belege, insbesondere in Bezug auf Städte wie Rom, Mailand, Forum Sempronii, Cales und auch Ostia (47). Darüber hinaus sind uns verschiedene Zeugnisse über Personen überliefert, denen Reiseleichtigkeiten gewährt wurden, die ihnen außerhalb der Stadtmauern von der damaligen offiziellen Verkehrsorganisation angeboten wurden (48).

Levi, Itineraria, S. 148
Per contrasto, sulla Tabula Peutingeriana, fra le città marcate dalla vignetta delle “cinta di mura viste “a volo d`uccello”, manca Mediolanum ed invano si cercherebbero altri centri abitati a nord delle Alpi oppure in Africa, dove neppure Cartagine può vantare l`onore di una qualsiasi rappresentazione a parte. A tutte queste città, il disegnatore della Tabula si è limitato ad assegnare il simbolo abituale della doppia torre. E perciò che pensiamo di poter far ancora una volta riferimento, con un certo fondamento, al legame esistente fra la carta esaminata ed il paese d`origine del suo esecutore (234). E questo legame che può aiutarci a spiegare le stranezze e le manchevolezze riscontrate in tanti elenchi di città su un certo numero di monumenti e, nel caso particolare della Tabula Peutingeriana, può spiegarci come mai siano state trattate con molto disinteresse città rinomate quali Mediolanum, Lugdunum, Treviri e Cartagine, messe alla stregua di tante altre località meno importanti e segnate soltanto con il simbolo della doppia torre anziché con quello ben più appropriato al loro rango della vignetta della cerchia di mura. veduta “a volo d`uccello”.
Ma per importante che possa essere la ragione cui ci conduce la nostra ipotesi, essa naturalmente non ci deve far dimenticare che nella scelta e nella rappresentazione delle varie località cui si e rivolta l`attenzione dell`autore entrano anche altri elementi. Sotto un aspetto o l`altro della vita di quei tempi tutte queste città prescelte dall`autore della Tabula Peutingeriana erano note e famose; anche se, dati gli scopi della nostra carta, era specialmente la loro speciale ubicazione in rapporto alla rete stradale che ne metteva in risalto la grande importanza.

Levi, Itineraria, S. 150
Ci sembra condurre alla stessa deduzione, l`interpretazione che dobbiamo assegnare al fatto che anche quel breve trattatello geografico, la Expositio totius mundi, la cui data e incerta, ma forse risalente in parte nella sua redazione originale al 350 circa, vale a dire all`epoca di Costante e di Costanzo II, ha creduto di trascurare quello di Ravenna fra i nomi delle città importanti. Oltre a Roma, sembra che solo Costantinopoli, Antiochia ed Alessandria, possano aspirare ad esser considerate tali. Ed anche se numerose sono le città segnalate e fatte oggetto di almeno un breve cenno, in Italia solo Roma viene considerata degna di un prolungato elogio, nessuna città viene menzionata nell`Italia meridionale, e quanto all`Italia settentrionale troviamo che due sole vi vengono ricordate: Italiae vero et aliae civitates sunt splendidae quae sic vocantur Aquileia et Mediolanum (239: Expositio totius mundi et gentium nel volume Geographica antiqua. Lugduni Batavorum, 1700, p. 267. Sulla Expositio, v. THOMSON, p. 363 ed anche WoLSKA, op. cit., p. 255 sgg. con bibliogr.)
Concludendo ci sembra che dall`esame fin qui fatto della rappresentazione delle sei città segnate sulla Tabula Peutingeriana con la vignetta “a cerchia di mura” ed a veduta “a volo di uccello”, possiamo ricavare almeno i seguenti due indizi il prima cioè che la scelta di queste sei località a preferenza di altre, debba essersi forse appoggiata sull`influenza esercitata dal luogo di origine o dai personali interessi del disegnatore originale o copista che sia della carta, ed il secondo - non meno importante - che le vignette che le contraddistinguono debbano esser state disegnate in un`epoca in cui la citta di Ravenna era già celebre in modo particolare.
Quanta alla scelta di Aquileia tenendo presente che essa andò distrutta nel 452, non sembra difficile pensare che essa non avrebbe avuto ragione di esser presa in considerazione per una classificazione a parte ed importante dopo questa data. E anzi opportuno sottolineare il fatto che, per quanto derivate dalla tradizione cartografica romana, di Aquileia non si fa in genere menzione nelle carte medievali (240: In genere le città dell`Italia situate al sud di Roma sono nelle carte medievali segnate molto più scarsamente che non quelle dell`Italia settentrionale e centrale; nessuna, per esempio, in Enrico di Mainz, e neppure nella Cottoniana. Capua e Lavinia in Lamberto e nulla infine nella carta del mondo di Matteo di Parigi. Naturalmente dato il suo soggetto fa eccezione l`Itinerario da Londra alle Puglie (del 1253) di Matteo di Parigi). Dal che, per le vignette con cerchia di mura della Tabula Peutingeriana da noi studiate, ci sembra si debba giungere ad una datazione che sta tra i tempi di Onorio e Ia metà del V secolo (241: La possibilità che le vignette delle cerchia di mura siano un`aggiunta posteriore al tracciato generale della carta e stato prospettato da vari autori (Cfr. KuBJTSCHEK, Gött., p. 21 sg.). Secondo lo KloTZ, Beiträge zur Erklärung und Geschichte der peutingerschen T afel, in Mitteil. des lnstit. /ür Österreich. Geschichtsforschung, VII, 1886, p. 219, si tratterebbe di aggiunte dell`età di Giustiniano. Della stessa opinione è il DESJARDINS, pp. 127, n. 48 e 156, n. 6).

Miller, Itineraria, Sp. 202f.;

Philipp, Hans, Mediolanum [1], in: RE XV.1 (1931), Sp. 91-95.

Levi, Itineraria, S. 80. 148. 150.

Heucke, Clemens, Mediolan(i)um [1] das heutige Milano, in: DNP ?;

Nissen II 180-184;

Weiss, Ingeborg, Italienbücher, S. 4;

A. Calderini, Storia di Milano 1, 1953

Atti del convegno “Milano Capitale dell`Impero Romano”, Milano 8-11 Marzo 1990, 1992

M.Mirabella Roberti, s.v. M., PE 561.

TIR L 32, 91

06.09.2025 12:12